Da uno degli ultimi studi per quanto riguarda le proprietà benefiche dello zafferano, sembra che oltre che per gli effetti sulla pelle, sulla tosse, sui processi digestivi, questa spezia abbia anche un effetto antitumorale.

Effetto

Questo è quanto emerge da uno studio coordinato dall’Università di Pisa. È stato infatti isolato ed identificato un metabolita dello zafferano, la crocetina, che riesce a ridurre l’aggressività delle cellule tumorali, attraverso l’azione su un enzima chiave della glicolisi tumorale, La lattato deidrogenasi.

Dato che la crocetina non è facilmente isolabile da fonti naturali, è stata messa a punto una metodica di sintesi di una proteina artificiale che sta dando degli ottimi risultati, ed ha dimostrato gli stessi effetti della molecola naturale.

Meccanismo d’azione

Grazie alla collaborazione di diverse università tra cui anche università americane, è stato possibile identificare anche il meccanismo di azione : la crocetina riduce la produzione di lattato nelle cellule tumorali, e dunque la loro proliferazione.

Modelli molecolari hanno evidenziato le caratteristiche strutturali che permettono alla crocetina di interagire in modo efficace con il sito attivo dell’enzima-bersaglio. È come il meccanismo chiave-serratura che l’enzima viene riconosciuto e”smorzato” dalla crocetina. Ovviamente l’obiettivo non è quello di sostituire una terapia chemioterapica virgola ma grazie all’ulteriore aggiunta alimentare di zafferano, potrebbero essere migliorati anche gli effetti della terapia stessa.

Sì attendono altri studi che possano confermare altri effetti del meccanismo d’azione della molecola. Seguiranno aggiornamenti

Fonti:

*Ansa

*https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4461363/